Mario Balotelli, Andrea Pirlo e tantissimo altro. Dati alla mano, non si può dire che la Nazionale interessi meno dell'attività dei club. Italia-Danimarca è stata di sicuro una partita meno importante di quanto sarà lo Juventus-Napoli di sabato prossimo, ma non si può dire che il San Siro mezzo vuoto in cui si è giocata sia un indice di disinteresse. I 37mila spettatori del 3 a 1 della squadra di Prandelli, in molte fasi davvero sui miglior livelli visti all'Europeo e perfetta nei 45 minuti giocati in inferiorità numerica dopo l'esagerata espulsione di Osvaldo, eguagliano i numeri di una media partita dell'Inter e superano di molto quelli del Milan. L'audience televisiva, nonostante le semifinali di The Apprentice e il ritorno di Dallas, è sempre buona e quindi il problema è, come detto mille volte da mille persone persone più preparate di noi, solo organizzativo. Fatele giocare tutte insieme a fine stagione, queste qualificazioni (per non parlare delle amichevoli-marchetta alla brasiliana), magari la motivazione sarà la stessa ma di sicuro le furbizie e i sospetti spariranno. In altre parole, è probabile che Buffon sabato giochi e che la cosa non faccia piacere a De Laurentiis. Poi c'è stata anche la partita, giocata con uno spirito davvero giusto. Anche lo zero a zero fra Repubblica Ceca e Bulgaria ha lavorato per gli azzurri, che così dopo quattro gare hanno praticamente in tasca quel primo posto nel girone che dà la qualificazione sicura a Brasile 2014. Significativa la prova di Balotelli, l'unico fuoriclasse italiano lontano dai trenta anni (la sua colpa mediatica è non giocare in un grande club italiano), esaltante un centrocampo che con Pirlo (due assist), De Rossi (non solo il gol), Marchisio e Montolivo ha tutto a livelli Spagna e nasconde i limiti, soprattuttutto individuali, di una difesa dove il c.t. ha comunque convocato i meno peggio. La copertina è comunque per Balotelli, raramente visto così applicato (la qualità è sempre stata indiscutibile), ed eterno figliol prodigo senza avere mai mancato di rispetto ad alcuno. Uno che si attira moralismi che sarebbero degni di altri destinatari, visto che non vende partite, non scommette, non compra diplomi tarocchi, non si droga, non trucca passaporti.