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Che in una squadra che ha preso tre gol il migliore in campo sia stato il portiere dice tutto. Per questo la qualificazione del PSG alle semifinali di Champions League difesa quasi da solo da Gigio Donnarumma merita una segnalazione in un mondo mediatico in cui dei portieri si parla solo per gli errori, oggi per forza di cose (il quasi obbligo di costruzione dal basso) più frequenti, o in positivo per i rigori parati, spesso errori di chi li tira. Impossibile dire chi sia il miglior portiere del mondo, anche con statistiche avanzate (che comunque supportano le tesi pro-Donnarumma, parametrando le parate sul valore della proporia difesa e degli attacchi avversari), ma è curioso che lo si direbbe senza problemi di un Donnarumma in una squadra di Serie A mentre adesso i complimenti sono sempre un po' a denti stretti.
Chi è rimasto coinvolto nello scandalo delle scommesse, o meglio (meglio in questa fase) del gioco su siti illegali, può rappresentare l’Italia con la maglia della Nazionale? Le parole del ministro Abodi, che poi ha precisato di non riferirsi a Tonali e Fagioli (allora a chi, Giordano e Manfredonia?), hanno posto un problema che non si può liquidare con qualche citazione storica tipo il Paolo Rossi 1982, come ha fatto l’AIC. Citazione fra l’altro strampalata, perché Rossi non era uno scommettitore e fu tirato in mezzo al calcioscommesse da parte di compagni disonesti. Se la vicenda attuale si allargasse, e stando agli screenshot circolanti è possibile che lo faccia, ben oltre i confini del poker, Spalletti si ritroverebbe a gestire un problema serio, dovendo convocare giocatori che magari non sono tecnicamente squalificati ma che lo sono moralmente. Certo la Nazionale non è una comunità di recupero per (molto) presunti ludopatici, anche se lui Fagioli all'Europeo lo portò.
Quale futuro per Giovanni Malagò alla fine dei suoi 12 anni da presidente del CONI? Al di là di discorsi politici più futuribili che futuri, l’unico sport che possa consentire a Malagò di conservare il suo status è il calcio, con tutto il rispetto per gli altri. Ma Gravina alla FIGC è blindato fino al 2028 e Simonelli alla Lega è l’unico profilo che alla Lega funzioni (cioè un presidente che non dia fastidio, in particolare ai grandi club). Rimane soltanto la Roma di cui Malagò è tifoso da sempre, una Roma che continua ad avere vacante la carica di amministratore delegato addirittura dal 22 settembre: nella logica di una proprietà statunitense 7 mesi senza CEO sono un’assurdità, a meno di avere in canna il grande nome o direttamente la cessione.
stefano@indiscreto.net
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