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Formula 1, presentazione Gp Bahrain© @BAH_Int_Circuit

Formula 1, presentazione Gp Bahrain

La Formula 1 approda sul circuito del Sakhir per la quarta prova del Mondiale 2025

Notizie dal paddock

F1 Bahrain: in pista ben sei rookie nella FP1! 

Alla luce del formato tradizionale del weekend di gara e del fatto che a partire da quest’anno le sessioni di FP1 in cui schierare dei rookie (piloti giovani o comunque con al massimo due Gp di Formula 1 disputati in carriera) sono passate da due a quattro (con i piloti titolari che dovranno saltare due sessioni di FP1 a testa, e non più una come è avvenuto fino allo scorso anno), in occasione del Gp del Bahrain saranno ben sei le squadre che al momento hanno deciso di far effettuare la FP1 a un proprio rookie

Stiamo parlando di Red Bull (che schiererà al posto di Verstappen Ayumu Iwasa al fianco di Yuki Tsunoda, andando così a formare per la prima volta in Formula 1 una line-up tutta giapponese), Ferrari (che schiererà Dino Beganovic al posto di Charles Leclerc), Mercedes (Frederik Vesti al posto di George Russell), Aston Martin (Felipe Drugovich al posto di Fernando Alonso), Haas (il neo pilota di riserva Ryo Hirakawa che giusto in Giappone aveva fatto la FP1 con Alpine sostituirà Oliver Bearman), e infine Williams (con Luke Browning che prenderà il posto di Carlos Sainz Jr). 

Ovviamente a partire dalla FP2 Max Verstappen, Charles Leclerc, George Russell, Fernando Alonso, Oliver Bearman e Carlos Sainz Jr riprenderanno regolarmente il proprio sedile per preparare al meglio il Gp del Bahrain. 

 

FIA, Liberty Media e il possibile ritorno dei motori V10

A pochi mesi dall’introduzione delle nuove power unit semplificate (in vigore dal 2026 fino al 2030) è cominciata a serpeggiare nelle scorse settimane la possibilità nel paddock di un congelamento delle attuali power unit fino al 2028 compreso (al posto delle power unit più semplificate al debutto il prossimo anno) e il possibile ritorno dei motori V10 aspirati alimentati però con un carburante eco-sostenibile. Una ipotesi, questa, che affascina molto FIA e Liberty Media (così come si sussurra anche Red Bull e Ferrari) ma che non trova invece il favore di chi sul progetto 2026 ha investito tempo e lavoro, quali ad esempio Mercedes, Audi (che ha deciso di approdare in Formula 1 proprio alla luce delle caratteristiche richieste dalle power unit 2026, prive di MGU-H) e Honda. 
In occasione del venerdì di prove libere del Gp del Giappone è stato ufficializzato un incontro tra FIA, Liberty Media e squadre in programma Venerdì 11 Aprile in Bahrain alle ore 11 (le 10 italiane) proprio per discutere la possibilità di una reintroduzione futura dei motori V10. 
 Tante le ipotesi all’ordine del giorno: dalla possibilità di ridurre da cinque a tre anni l’orizzonte normativo delle power unit semplificate (e quindi dal 2026 fino a fine 2028) per poi ritornare dal 2029 ai V10 aspirati con carburante eco-sostenibile, alla possibilità (per non scontentare chi ha lavorato duramente sulle power unit 2026) di passare nel 2029 a un motore V8 turbo alimentato da carburante eco-sostenibile. 

Come se questo non bastasse, nelle ultime ore è cominciata poi a girare una voce secondo cui all’interno di questa riunione verrebbe addirittura proposta una modifica sulle power unit 2026 (nonostante i vari motoristi dovrebbero essere a uno stato di progettazione già piuttosto avanzato del proprio motore) con il rapporto tra componente termica e componente elettrica attualmente fissato in 50 e 50 che potrebbe diventare 60 e 40 alla luce del fatto che su alcune piste la componente elettrica fissata sulle nuove power unit non consentirebbe al pilota una ricarica completa della batteria, costringendolo ad alzare il piede prima del previsto punti di frenata per favorire una maggiore ricarica della batteria, con la guida che assomiglierebbe (secondo il test effettuato al simulatore da un pilota di una squadra di vertice) a quella attualmente utilizzata sulle monoposto di Formula E. Quel che è certo è che non si prospetta una battaglia facile tra chi vorrebbe fin da subito tornare ai vecchi motori V10, e che invece (come già detto) ha speso tempo e risorse per preparare al meglio il nuovo Regolamento tecnico e che si ritroverebbe così a pochi mesi dal debutto dei motori più semplificati ad aver speso tutto inutilmente. 
Non è neanche da escludere, infine, che non venga raggiunto alcun accordo, visto e considerato che  oltre a FIA e Liberty Media per decretare un cambiamento normativo (come quello che determinerebbe il ritorno ai V10, o la modifica del rapporto tra componente elettrica e termica sulle power unit 2026) servirebbe il consenso di almeno quattro motoristi su cinque, con Ferrari e Red Bull favorevoli alle modifiche, e con Mercedes, Honda e Audi contrari. 

 

Fia, dimesso il Vicepresidente Robert Reid

Una decisione forte, dovuta al crollo dei principi fondanti alla base della Federazione. Ciò ha spinto il Vicepresidente FIA per lo Sport Robert Reid con un post su X a rassegnare le proprie dimissioni, alla luce del comportamento forte e autoritario portato avanti negli ultimi mesi dal Presidente Mohammed Ben Sulayem

“Dopo una profonda riflessione, ho preso la difficile decisione di dimettermi dalla carica di Vicepresidente FIA per lo Sport. Ho assunto questo ruolo con l’obiettivo di contribuire a garantire maggiore trasparenza, una governance più solida e relazioni più collaborative. Col tempo, questi principi sono stati sempre più accantonati e non posso più, in buona fede, rimanere parte di un sistema che non li riflette più. Fare un passo indietro non è stato facile, tuttavia restare avrebbe significato compromettere ciò in cui credo. Si tratta di principi, non di politica. Il motorsport merita una leadership basata su integrità, responsabilità e rispetto delle procedure. Questo è lo standard minimo che tutti dovremmo aspettarci e pretendere.” 

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