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Piastri-Norris: è doppietta McLaren a Miami! © Formula 1 via Facebook

Piastri-Norris: è doppietta McLaren a Miami! 

Il team di Woking domina il Gp di Miami, con Piastri davanti a Norris, e con Russell (Mercedes) staccato oltre 37 secondi dal vincitore
 

McLaren: la vittoria di Piastri e il secondo posto di Norris

©@McLarenF1

Una superiorità netta, disarmante per gli avversari. La McLaren (nel giorno in cui la Formula 1 piange la scomparsa di Jochen Mass, che proprio al volante del team di Woking aveva conquistato nel 1975 la sua unica vittoria nella massima serie motoristica aggiudicandosi il Gp di Spagna, disputato sul circuito del Montjuic) domina il Gp di Miami,  infliggendo un distacco pesantissimo nei confronti dei principali avversari e rafforzando la propria leadership non solo in Classifica Piloti (con Piastri e Norris davanti a tutti), ma anche e sopratutto in Classifica Costruttori (con la McLaren che porta dopo solo sei gare a 105 i punti di vantaggio nei confronti della Mercedes, seconda classificata). 

 

La partenza a dire il vero non era stata particolarmente favorevole per la monoposto di Norris, che partiva in prima fila al fianco del poleman Verstappen. Al via, infatti, il campione olandese si sposta subito verso Norris per chiuderlo, ma arriva in prossimità di curva 1 con un bloccaggio. Il giovane pilota della McLaren prova così a superare l’amico-rivale della Red Bull, ma Verstappen a questo punto chiude nuovamente la strada a Norris tra curva 1 e 2 spingendolo verso l’esterno (riuscendo seppur al limite a mantenere le quattro ruote nei contorni della pista) e obbligandolo a rientrare in sesta posizione (alle spalle di  Antonelli, Piastri, Russell e Albon che nel frattempo lo avevano superato). Un episodio simile a quello di Piastri in Arabia Saudita, e non a caso non investigato dalla Direzione Gara. Contemporaneamente, nelle retrovie si verifica un contatto tra la Racing Bulls di Liam Lawson e l’Alpine di Jack Doohan (costretto al ritiro), il che obbliga la Direzione Gara ad optare per il regime di Virtual Safety Car (VSC) tra il secondo e il terzo giro per rimuovere la monoposto del pilota australiano. Concluso il regime di VSC, nel corso del quarto giro Piastri supera la Mercedes di Kimi Antonelli prima di curva 11 e passa così in seconda posizione, mentre Norris nello stesso tratto supera la Williams di Alexander Albon salendo così in quinta posizione. Mentre Piastri progressivamente comincia ad avvicinarsi alla Red Bull di Verstappen, tra il settimo e il nono giro Norris supera prima la Mercedes di Russell in curva 4 e poi quella di Antonelli salendo così in terza posizione, con quattro secondi da recuperare nei confronti del compagno di squadra. 
Tra il 10°e il 14°giro inizia una fase di gara che vedrà Piastri provare ad attaccare Verstappen senza successo, in quanto se da una parte il carico aerodinamico di cui è dotata la McLaren (e alla base dell’ottimo consumo delle gomme) limita un po' la MCL39 in rettilineo, dall’altra il campione olandese (pur con una monoposto più lenta rispetto alla McLaren) cerca di difendersi come può, con Norris che alle loro spalle si riporta a circa 2”3 dal compagno di squadra. È chiaro a tutti come il sorpasso di Piastri nei confronti di Verstappen sia solo questione di tempo, e non a caso si materializza puntualmente all’inizio del 14°Giro, che vede il pilota australiano affiancare il campione olandese sul rettilineo del traguardo.

Arrivato in curva 1, Verstappen prova a difendersi dall’attacco di Piastri, ma arriva leggermente lungo, offrendo così al pilota McLaren la possibilità di superarlo, prendendo la testa della gara. Alle spalle di Verstappen a questo punto si ripresenta la McLaren di Norris: nel corso del 15°Giro il giovane Lando proverà a superare l’amico-rivale della Red Bull sfruttando il rettilineo del traguardo, ma in curva 1 ancora una volta Verstappen si rivelerà piuttosto abile a spostare Norris verso l’esterno impedendogli il sorpasso, con Piastri che nel frattempo comincia a scappare via. Nel corso del 17°Giro Norris riesce a superare Verstappen, ma con le ruote fuori pista, motivo per il quale deve nuovamente cedere la posizione al campione olandese della Red Bull, non prima di un leggero tamponamento tra i due.

 

Una volta restituita la posizione a Verstappen, Norris resta in scia alla Red Bull del campione olandese, e, una volta arrivato in curva 11 completa questa volta definitivamente il sorpasso salendo così in seconda posizione, ma staccato di ben 8”702 da Piastri. Da questo momento in poi la McLaren comincia a imporre un ritmo insostenibile da parte degli avversari (Verstappen in primis) girando almeno un secondo più veloce al giro, e denotando un bilanciamento a dir poco impeccabile da parte della MCL39. Nel proseguo della gara anche una volta effettuata la sosta ai box e passate dalla gomma media alla gomma dura (approfittando nel corso del 30°giro della Virtual Safety Car, necessaria per rimuovere la Haas di Oliver Bearman, costretto al ritiro per un problema alla power unit Ferrari) le due McLaren risulteranno più veloci dei rispettivi rivali (intorno ai sei-sette decimi), con Norris in particolare che risulterà avere un passo gara migliore rispetto a quello del compagno di squadra, che non a caso gli consentirà di ridurre il gap nei confronti di Piastri a 4”630 al termine dell’ultimo giro. 

©@McLarenF1

In conclusione: se la McLaren riesce a conquistare una preziosissima doppietta a Miami potendo contare su una monoposto forse a volte un po' nervosa sul giro secco ma estremamente performante e piuttosto gentile sulle gomme alla luce dell’assetto un po' più carico sotto il profilo aerodinamico (che la limita un pochino sulla velocità di punta in rettilineo), per quanto riguarda i piloti Piastri (sopra raffigurato) è stato abbastanza freddo nel riuscire a trovare il sorpasso su Verstappen nel corso del 14°giro andando così a prendere la testa della corsa, mentre Norris (seppur con un passo gara migliore rispetto al compagno di squadra australiano) ha finito con il pagare non solo la scelta di tentare il sorpasso all’esterno su Verstappen in curva 2 nel corso del primo giro (che ha spinto il campione olandese a spingerlo all’esterno facendogli perdere quattro posizioni), ma anche i diversi giri trascorsi dietro di lui prima di riuscirlo a superare, accusando così un distacco di oltre otto secondi di Piastri, colmato solo in parte grazie al già citato miglior passo gara.

 

Una McLaren, dunque, che lascia il Miami International Autodrome forte della sua supremazia tecnica, mandando indirettamente un messaggio a quegli avversari che auspicano un indebolimento del team di Woking a partire dal Gp di Spagna, quando entrerà in vigore la Direttiva Tecnica che irrigidirà le ali anteriori dopo quelle posteriori. Non è da escludere che McLaren possa perdere qualcosina, ma per quanto visto in pista è assai probabile che anche con ali più rigide la MCL39 resti comunque la monoposto da battere. 

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