Piastri-Norris: è doppietta McLaren a Miami! 

La gara degli altri

©@WilliamsRacing

Tra i protagonisti del Gp di Miami non possiamo non considerare la Williams di Alexander Albon: il pilota anglo-thailandese è riuscito a chiudere la gara in quinta posizione davanti alla Mercedes di Andrea Kimi Antonelli disputando una corsa di grande sostanza (al punto da risultare la quarta forza davanti addirittura a Ferrari) e con una monoposto che di fatto da qui a fine stagione non verrà più aggiornata, avendo deciso il team di Grove di dirottare la quasi totalità degli investimenti sul progetto 2026. Ciò nonostante, la Williams (grazie anche a una FW47 ottimizzata per quanto concerne il carico aerodinamico) ha ribadito la evidente crescita prestazionale già vista nei test precampionato del Bahrain, e confermata anche dal nono posto finale di Carlos Sainz Jr, il quale però al termine della gara non solo ha criticato la manovra che ha permesso al compagno di squadra Albon di superarlo nel corso del 14°giro (con il Team Principal Wowles che ha appoggiato il pilota spagnolo ex Ferrari) in una fase in cui la squadra aveva chiesto a entrambi i piloti di mantenere le posizioni in pista, ma anche nei confronti di Hamilton per essersi mosso a sinistra in frenata, arrivando a un leggero contatto in curva 17 nel corso dell’ultimo giro.

 

 

 

 

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Dopo il Gp sia Sainz che Hamilton sono stati convocati dalla Direzione Gara che alla fine non ha preso provvedimenti, ritenendo entrambi equamente responsabili dell’accaduto.
In decima posizione, infine, troviamo la Red Bull di Yuki Tsunoda, autore di una gara regolare, caratterizzata dalla penalità di cinque secondi per non aver rispettato il limite di velocità all’ingresso della pitlane. Nonostante ciò, il pilota giapponese è riuscito comunque a precedere di soli 168 millesimi la Racing Bulls di Isack Hadjar (undicesimo).