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In un’intervista rilasciata a Erik van Haren e pubblicata in esclusiva dalla testata olandese “De Telegraaf” il quattro volte campione del mondo olandese ha affrontato quanto occorsogli nel corso della stagione, soffermandosi poi sulle prospettive 2025
In una fase centrale piuttosto delicata per la Red Bull, non c’è dubbio che il Gp d’Italia a Monza sia stata la gara più difficile per Max Verstappen e per il team austriaco, con il campione olandese che sia in qualifica che sopratutto in gara ha sofferto non poco per il bilanciamento non ottimale della sua RB20, che ha portato la macchina (definita dal campione olandese “un mostro”) a non essere particolarmente performante sulle curve di media e bassa velocità, chiudendo la gara in sesta posizione, staccato di 37”932 dal vincitore (il ferrarista Leclerc).
Al termine della gara Verstappen (che durante il Gp non aveva esitato a tirare un pugno al volante per via del problema nel fissaggio alla gomma posteriore destra che aveva allungato il tempo del suo pit stop a 6.2 secondi) era stato piuttosto duro con la squadra: se già nel giro del rientro via radio aveva affermato che sarebbe stato necessario lavorare sodo per cambiare la macchina, nelle interviste rilasciate ai vari media non aveva nascosto la sua insoddisfazione in merito all’andamento della gara, non solo per non essere riuscito a sfruttare appieno la potenza del motore per un piccolo problema che ha contrassegnato buona parte della corsa, ma anche perché dal punto di vista della strategia si sarebbe potuto fare un lavoro migliore per provare ad essere un po' più competitivi.
Con il senno di poi (come raccontato a Erik van Haren) proprio il weekend di Monza è stato fondamentale per Verstappen e per il team Red Bull proprio per scoprire alcune problematiche della sua RB20 grazie alla visione di alcuni grafici.
“A un certo punto ho visto alcuni grafici mentre guardavamo i dati. Ho notato alcuni cambiamenti aerodinamici nel modo in cui entravamo in curva, sterzavamo e anche nell'altezza di marcia. Diversi dall'auto dell'anno prima. Ho detto: 'Ehi, non è molto chiaro che questo è il problema?' Era giusto, ho sentito. Non avevo mai visto quelle linee, quei grafici prima. Poi ho detto che era chiaro su cosa dovevamo lavorare, perché gli ingegneri ovviamente sanno esattamente cosa è stato modificato rispetto alla vettura dell'anno scorso. All’inizio della scorsa stagione abbiamo vinto le nostre gare in modo convincente, ma sentivo già allora che il bilanciamento della vettura non era come volevo. Tuttavia, avevamo ancora un vantaggio considerevole rispetto ad altre squadre, che forse non avevano avuto un inverno molto buono”.
Dopo il Gp d’Italia a Monza ci sono stati alcuni segnali di ripresa da parte della RB20 nelle fasi finali della stagione, che hanno portato la Red Bull a conquistare con Verstappen prima il Gp di San Paolo a Interlagos sul bagnato (pur partendo dalla diciassettesima posizione in griglia), e poi il Gp del Qatar a Lusail.
Nonostante la Red Bull nel corso della stagione possa aver commesso degli errori, Verstappen nel corso dell’intervista rilasciata al De Telegraaf sostiene di essere convinto che McLaren possa aver in qualche modo infranto le regole, come ad esempio a Baku, portando in occasione del Gp dell’Azerbaijan l’ala da basso carico dotata di una sorta di mini DRS risultato determinante nella vittoria di Oscar Piastri sul circuito cittadino azero. Se è vero che poi la suddetta ala da basso carico è stata di fatto bandita dalla Federazione (con la McLaren costretta a Las Vegas a realizzare una nuova specifica della componente in questione), il campione olandese nel corso dell’intervista non ha esitato a dichiarare quanto segue. “Sono successe cose sullo sfondo che ci hanno impedito di avere alcuna possibilità in alcune gare. Ne sono sicuro, ma nessuno lo ammetterà mai”.
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